Stabilire le regole per il lobbying

L’OCSE contribruisce a promuovere una partecipazione democratica e una profiqua condivisione delle informazioni, senza favorire gli interessi dei più forti.

Quali sono i temi?

Il lobbying può favorire la partecipazione democratica e fornire dati e analisi utili direttamente ai responsabili decisionali. Tuttavia, l’assenza di trasparenza e integrità, potrebbe distanziare le politiche pubbliche dall’interesse pubblico, in particolare se un piccolo gruppo che rappresenta interessi forti utilizzasse la sua ricchezza, il suo potere d’influenza o i suoi privilegi per ottenere vantaggi in modo sleale.

Sebbene molti Paesi si siano impegnati a lottare contro i rischi legati al lobbying, nuove pratiche che influenzano le politiche pubbliche continuano a emergere e più della metà dei Paesi dell’OCSE non ha ancora approfondito i rischi associati all’interazione tra gruppi di pressione e funzionari pubblici. L’OCSE si impegna costantemente a rispondere e ad anticipare queste nuove sfide.

Quali sono le soluzioni?

Introdotta nel 2010, la Raccomandazione dell’OCSE sui Principi di trasparenza e integrità delle attività di lobbying è stato il primo pacchetto di linee guida internazionali destinato alle amministrazioni pubbliche per far fronte alle preoccupazioni inerenti le pratiche di lobbying. La Raccomandazione invita ad adottare la parità di accesso per tutte le parti interessate alle discussioni relative a tali pratiche. La raccomandazione mira ad accrescere la trasparenza e l’integrità delle attività di lobbying ed invita ad adottare meccanismi di attuazione che verifichino la conformità di queste attività.

Nel 2020, l’OCSE pubblicherà un nuovo rapporto sull’attuazione della raccomandazione per esaminare l’evoluzione dei rischi legati al lobbying.

Quali sono gli impatti?

Ad oggi, 16 Paesi, tra cui il Cile, la Francia e l’Irlanda, hanno potuto utilizzare la raccomandazione come modello di riferimento per migliorare i requisiti riguardanti le attività di lobbying.

L’Irlanda, per esempio, ha adottato il Lobbying Act nel 2015. Nell’ambito di questa nuova legge, il Governo irlandese ha creato un registro online nel quale i gruppi di pressione e ogni persona, società o ONG che intenda influenzare, direttamente o indirettamente i funzionari pubblici su una questione che interessa le politiche pubbliche, dovrà iscriversi e comunicare le proprie attività di lobbying. Le suddette regole interessano ogni riunione con funzionari di alto livello, nonché lettere, messaggi di posta elettronica o tweet destinati a condizionare una misura di intervento. La legge in esame prevede disposizioni specifiche sull’inizio di un rapporto di lavoro subordinato da parte di determinati funzionari designati, per un periodo determinato di tempo, nell’ambito del quale potrebbe sorgere un potenziale conflitto di interessi.

La normativa irlandese in materia di lobbying permette alle parti interessate - ivi incluse le organizzazioni della società civile, le imprese, i media e il pubblico in generale – di esaminare in modo approfondito le attività di lobbying.

Oltre al registro per le suddette attività, l’OCSE ha altresì creato una banca dati che raccoglie le informazioni tratte da 102 studi riguardanti l’influenza esercitata sulle politiche sanitarie. Tali studi mettono in luce i metodi ricorrenti di esercizio dell’influenza dei lobby: dalle cortine fumogene (ossia gli espedienti per deviare la discussione dall’argomento inizialmente trattato) al finanziamento della ricerca e/o di organizzazioni per portare avanti agende private. Queste pratiche riescono a sottrarsi facilmente dai radar del pubblico e degli organi regolatori, in quanto sono varie ed eterogenee e in rapida evoluzione, e il lavoro dell’OCSE contribuisce a identificarle.

L’OCSE lavora costantemente per far fronte a queste nuove sfide, individuando l’ambito delle pratiche di influenza e il loro impatto sulla vita delle persone. Per lavorare in modo collaborativo, comprendere meglio tali meccanismi ed esercitare un’influenza nel processo decisionale, la divisione dell’OCSE sull’integrità nel settore pubblico ha creato una Coalizione di soggetti influenti sull’integrità nel processo decisionale pubblico.

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